L’accordo verrà ora sottoposto all’approvazione di Consiglio e Parlamento, per poi partire con le attività a gennaio
Parlamento europeo e Consiglio hanno raggiunto l’accordo politico per l’Anno Europeo dei Giovani, l’iniziativa lanciata dalla Presidente von der Leyen in occasione dello Stato dell’Unione 2021.
Tra gli obiettivi concordati, l’Anno Europeo dei Giovani vuole contribuire a:
- Rilanciare una prospettiva positive per giovani, in risposta alle conseguenze negative causate dalla pandemia. Focus sulle opportunità che la transizione verde e digital può creare per i giovani.
- Supportare la partecipazione e il senso di appartenenza europeo, specialmente tra i giovani con meno opportunità. Le nuove generazioni sono infatti i cittadini di domani: è fondamentale rafforzare il loro coinvolgimento e senso civico.
- Promuovere le opportunità a livello europeo, nazionale, regionale e locale dedicate allo sviluppo personale, sociale, economico e professionale della gioventù
- Dare risalto alla dimensione giovanile nel processo di policy-making, in linea con strategia dell’UE per la gioventù 2019 – 2027.
A supporto degli obiettivi verranno avviati dei progetti pilota come ALMA, un programma per accompagnare i giovani europei disoccupati ad entrare nel mercato del lavoro. Si prevede inoltre di valorizzare le opportunità di lavoro, istruzione e formazione generate dell’inedito piano di rilancio post-pandemia, il NextGenerationEU. Altrettanto importanti le sinergie con la Conferenza sul Futuro dell’Europa, dove 1/3 dei cittadini coinvolti nei panel hanno età compresa tra i 16 e i 25 anni.
L’ambizione è avviare iniziative che possano poi proseguire nel lungo termine, utilizzando l’Anno Europeo dei Giovani come piattaforma di lancio e sperimentazione di politiche a favore delle nuove generazioni.
Risorse e organizzazione
Le attività lanciate nel corso dell’anno saranno finanziate con 8 milioni di euro provenienti dal programma Erasmus+, dal Corpo europeo di solidarietà e dalle risorse appositamente stanziate per l’iniziativa.
Sul piano organizzativo, il coordinamento con gli Stati membri verrà garantito dai National Contact Point nominati a livello nazionale. Anche giovani e organizzazioni giovanili verranno coinvolti nell’organizzazione: da una recente indagine è infatti emerso che circa il 60% dei giovani intervistati è pronto a contribuire attivamente all’iniziativa. Tre i temi che i giovani coinvolti nel sondaggio vorrebbero includere nel programma: istruzione e formazione, cambiamento climatico e salute (con particolare attenzione alla salute mentale). Una discussione da instaurare attraverso dialogo e confronto, i due canali più quotati per far si che emerga l’opinione dei giovani. Importante anche la partecipazione di scienziati nel dibattito, figure considerate più affidabili rispetto alla classe politica.
Prossimi passi
Ottenuto il via libera, le prime attività verranno lanciate a gennaio sotto la Presidenza francese. Il programma ufficiale sarà pubblicato sul Portale Europeo dei Giovani.
Anche in APRE ci stiamo preparando: dopo l’APREdialogue tra Jean-Eric Paquet Direttore Generale, DG Ricerca e Innovazione – Commissione europea e i giovani changemaker, nuove iniziative in arrivo nel 2022.
Maggiori informazioni
2022 “Anno europeo dei giovani”, l’APREdialogue sul tema | APRE (26/10/2021)
Portale Europeo dei Giovani | Commissione europea
Relazione dell’Unione europea sulla gioventù | Commissione europea