Come ogni ecosistema che funzioni, l’ecosistema APRE si nutre dinamicamente degli stimoli provenienti dalla sua rete, accrescendo le proprie competenze e aprendosi a nuovi percorsi formativi. Il percorso formativo/informativo per l’innovazione nasce da un’iniziativa per la rete degli Sportelli APRE per agevolare una riflessione a tutto tondo sull’innovazione ed in particolare sullo strumento Accelerator dell’EIC (European Innovation Council), strumento “sfidante” per l’innovazione dirompente, nato per finanziare piccole e medie imprese, start up e spin-off con l’ambizione di aprire nuovi mercati e di trasformarsi nei nuovi “unicorni” europei.
Una dovuta riflessione sull’ EIC Accelerator
Gli Sportelli hanno collaborato con APRE nella costruzione del percorso per l’innovazione identificando i punti chiave e i temi su cui era necessario soffermarsi per una riflessione e per poter rispondere alle necessità delle pmi, start-up e spin-off italiane che quotidianamente si rivolgono all’ecosistema APRE per avere informazioni e chiarimenti per partecipare alle selezioni dello strumento.
I temi chiave affrontati in questo percorso hanno ricoperto tutte le criticità dello strumento: la difficoltà di definire l’innovazione dirompente, la comprensione della logica di un investitore per evitare errori di comunicazione, la “prontezza” per affrontare al meglio delle possibilità l’intervista Accelerator aumentando in maniera significativa le chances di successo.
Suggerimenti e consigli su come presentarsi ad un investitore
Il percorso è stato organizzato in differenti eventi. Nel primo evento dal titolo “Suggerimenti e consigli su come presentarsi ad un investitore”, Giovanni Fusaro di AIFI, Associazione Italiana del Private Equity, ha illustrato quali sono le domande chiave che un investitore pone all’imprenditore per comprendere la dimensione del mercato e le potenzialità dello stesso. L’imprenditore deve essere pronto e preparato sulle caratteristiche del mercato di riferimento e dello specifico settore dove andrà a piazzarsi con il suo prodotto e/o servizio.
Chiaramente questa conoscenza deve essere supportata dai numeri chiave, quindi l’imprenditore dovrà aver ben chiaro in mente proiezioni finanziarie, in un intervallo temporale esteso, ed una valutazione credibile di quando si arriverà a raggiungere il pareggio fra costi e ricavi. Altro elemento importante è identificare quello che viene chiamato il vantaggio competitivo: in cosa consiste l’unicità del prodotto? Perché avremo successo?
Per rispondere a queste domande, all’interno di questo primo evento e a corredo del punto di vista di un investitore, è intervenuto anche Misal G.Memeo di Vertis, Società di Venture Capital, illustrando “Il punto di vista di un investment manager: suggerimenti ed errori da evitare” si è concentrato sulla logica delle scelte di un venture capital. Vertis come società di venture capital ha seguito alcune start-up che hanno successivamente vinto EIC Accelerator. Il venture capital è in cerca di potenziali leader di mercato in un segmento specifico ed è estremamente esigente in tale ricerca. L’imprenditore deve dimostrare di avere visione e competenze di management, un piano di sviluppo definito in maniera chiara, un’analisi approfondita dei competitors, l’attrattività del settore comprovata, i tassi di crescita attesi devono essere realistici e significativi, senza dimenticare i rischi. I rischi vanno pesati, un investitore si fa carico dei rischi ma è importante abbia chiara anche la strategia di exit dell’azienda.
A conclusione di questo primo evento è stata introdotta la testimonianza della start-up enGenome che nel 2021 ha vinto la call EIC Accelerator portando il punto di vista di chi ha superato con successo tutto il processo di selezione EIC Accelerator. enGenome ha illustrato quanto l’intervista di fronte agli investitori sia orientata a carpire la prontezza del team e del prodotto per il mercato. Nell’intervista finale non vi sono più molti dubbi sulla componente tecnologica (che è stata ampiamente valutata da remoto) e l’attenzione si concentra su tutti gli aspetti che riguardano il mercato. Bisogna essere pronti a risposte celeri e puntuali senza divagazioni e ad utilizzare tutti i dati esposti nei dieci minuti che ha a disposizione l’azienda per presentare il suo progetto. L’intervista è di fatto una performance collettiva, è importante intervenire tempestivamente nelle risposte passando rapidamente la risposta a chi del team è competente sul tema. L’intervista non si può dunque improvvisare, va preparata e simulata.
Quando l’innovazione non è incrementale
Il secondo evento è stato dedicato alla natura dell’innovazione. Per comprendere la natura dell’innovazione dirompente, Alberto De Minin, Professore della Scuola Superiore Sant’Anna, nel suo intervento intitolato “Quando l’innovazione non è incrementale” ha guidato i partecipanti nella comprensione non sempre immediata delle idee e dei processi innovativi. Non è un facile esercizio capire quando un prodotto o un servizio sono realmente innovativi. Questo incontro ha fornito gli strumenti di riflessione per orientarsi nelle definizioni e nelle differenze fra innovazione incrementale e dirompente, che se a livello teorico può apparire semplice, nel mondo reale non sempre è una distinzione scontata. Questo evento ha aiutato tutti i partecipanti a comprendere come l’innovazione disruptive rispetto a quella incrementale impatta in modo differente sulla tecnologia, sul mercato, sul processo innovativo ed anche sulla natura della piccola e media impresa che si fa portatrice dell’innovazione. Le domande di tutti i partecipanti che quotidianamente si interfacciano con l’assistenza delle piccole e medie imprese italiane ci hanno aiutato a comprendere che le tipologie dell’innovazione sono differenti per natura, scopo, intensità ed effetto e che l’impatto di una tecnologia innovativa è rilevante ma non necessariamente impatto e innovazione sono sempre strettamente correlati.
EIC Accelerator Readiness
Il terzo evento “EIC Accelerator Readiness” si è concentrato sugli elementi chiave di business richiesti dallo strumento EIC Accelerator. Francesca Natali di META-GROUP che ha grande esperienza anche come valutatrice dell’EIC Accelerator pilot, ha illustrato quanto sia importante la strategia della go-to-market e quali possono essere gli errori più frequenti nel modello di business. Inoltre, il suo intervento è stato ricco di suggerimenti per quanto concerne “cosa si aspetta un valutatore” per la scrittura della proposta e per l’intervista. Come è emerso dal confronto con Francesca, la partecipazione all’EIC Accelerator non può essere improvvisata e va pianificata in ogni suo aspetto, dagli aspetti tecnologici a quelli di mercato. Nonostante la possibilità di avere un finanziamento parzialmente a fondo perduto oltre all’eventuale richiesta di equity, non deve far dimenticare alle aziende che partecipano che la dimensione del mercato deve essere già delineata e chiara ed è parte “core” della proposta. Anche in questo evento è emerso il ruolo chiave del team. Il team deve essere coeso egualmente preparato e proattivo e non dimenticare gli aspetti che possono sembrare secondari ma che in realtà sono decisivi come risposte puntuali e mirate e la cura nell’esprimersi nella lingua inglese.
I risultati del percorso
Questo percorso ha innescato una catena virtuosa di interazioni. Gli sportelli APRE ci hanno fornito pareri e suggerimenti per far sì che questa esperienza possa continuare accrescendo la nostra capacità di supportare le aziende che partecipano a questa selezione estremamente competitiva. L’ecosistema APRE si proietta verso altri eventi, non vogliamo svelarli tutti in anticipo, ma dopo la pausa estiva, questo percorso di informazione/formazione sull’innovazione continuerà con un evento dedicato al coaching. Lo strumento EIC Accelerator durante la fase di scrittura della proposta mette a disposizione, grazie ai BAS (Business Accelerator Service) tre giorni di coaching gratuito per guidare le aziende nella stesura della proposta. La discussione con un coach dello strumento potrà ulteriormente chiarire i punti chiave della stesura della proposta da remoto e fornire strumenti utili per il supporto alle aziende. Questo evento autunnale non sarà l’ultimo ma il primo di un’altra serie che contribuirà ad attrezzare tutto l’ecosistema APRE-Sportelli con le conoscenze e gli strumenti per accompagnare le aziende delle varie regioni italiane a partecipare con successo ai programmi europei.
Stay tuned!
Questo articolo è tratto da APREmagazine n. 19 di Agosto/2022