European Research Area, la posizione del Parlamento europeo - APRE
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Accelerare le transizioni green e digital, il completamento dello Spazio europeo della ricerca e l'aumento dei fondi nazionali

Il Parlamento europeo, l’8 luglio scorso, ha adottato una Risoluzione sul futuro della nuova ERA in risposta alla Comunicazione della Commissione europea di settembre e alle Conclusioni del Consiglio di dicembre, sempre sullo stesso tema.

Durante la sessione, gli Europarlamentari hanno espresso la loro preoccupazione sui progressi irregolari e la poca celerità delle riforme degli Stati membri nel settore.

A tal fine, i membri del Parlamento hanno affermato nel testo della Risoluzione alcuni punti fondamentali:

  • il carattere essenziale della ricerca e l’innovazione per la ripresa dell’Europa, al fine di sostenere e accelerare le transizioni digitali e verdi in modo socialmente responsabile, nonché per migliorare la sostenibilità, la competitività e la resilienza dell’Unione;
  • la necessità del completamento dello Spazio europeo della ricerca attraverso la libera circolazione dei ricercatori, delle conoscenze e delle tecnologie scientifiche, affermandosi come priorità fondamentali dell’UE;
  • riaffermare l’obiettivo del 3% di allocazione del PIL degli Stati membri in ricerca e innovazione, così come proposto dalla Commissione europea;
  • l’aumento dell’attuale livello medio dello 0,81% del PIL degli Stati membri all’1,25%, in modo coordinato in tutta l’UE;
  • l’obiettivo di aumentare i finanziamenti pubblici nazionali in Ricerca e Sviluppo (R&D) derivanti dai programmi congiunti e dai Partenariati europei dovrebbe essere aumentato fino al 5% (ora a meno dell’1%).
Il contesto

Ad inizio 2000, gli Stati membri dell’UE avevano fissato congiuntamente un obiettivo di spesa per R&D del 3% per tutti gli Stati membri: ad oggi, solo tre paesi hanno mantenuto fede all’accordo.

Per riportare in auge tali impegni, il commissario europeo per la ricerca e l’innovazione Maryia Gabriel ha proposto, ad inizio del suo mandato, una Comunicazione sul nuovo Spazio europeo della ricerca (ERA) che ridefinisce gli orientamenti strategici della ricerca e l’innovazione in Europa. Tale Comunicazione ha trovato appoggio politico del Consiglio sottoforma di Conclusioni, approvate nel dicembre 2020.

Inoltre, la DG RTD della Commissione sta lavorando alla redazione di un Patto europeo per la ricerca e l’innovazione che tutti gli Stati membri dovrebbero firmare, impegnandosi a incrementare gli investimenti in R&S.

La Risoluzione approvata l’8 luglio si riferisce ad un atto adottato dal Parlamento europeo, che si pronuncia all’unanimità sul rapporto presentatogli da una delle sue Commissioni, ovvero una domanda orale della commissione ITRE del 27 aprile scorso. La risoluzione ha in questo caso la portata di una Raccomandazione, ossia un atto legislativo non vincolante che sarà indirizzata al Consiglio dell’Unione europea: quest’ultimo, dovrà in seguito approvarla al fine di conferirle un carattere ufficioso.

Nel corso della Settimana Horizon Europe italiana, all’interno della sessione su WIDERA, gli esperti di APRE e della Commissione europea hanno approfondito l’argomento. Sono disponibili gli Atti online di questo Info Day, con tutti i materiali presentati durante la sessione tematica. Si possono consultare su questa pagina.

 

Maggiori informazioni

Testo della Risoluzione sulla nuova ERA | Parlamento europeo

Comunicato stampa ufficiale | Parlamento europeo

Comunicazione sul nuovo Spazio europeo della ricerca | Commissione europea

Conclusioni del Consiglio sulla nuova ERA | Consiglio dell’Unione europea

Domanda orale sulla nuova ERA | Commissione ITRE del Parlamento europeo

Consultazione sul Patto per la ricerca e l’innovazione in Europa | Commissione europea

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