– Editoriale, APREmagazine n. 21 –
Se dovessimo indicare l’aspetto più rilevante che ha segnato questo inizio di anno 2023, rispetto al contesto Horizon Europe, la risposta sarebbe certamente la consultazione pubblica sul Mid-Term della Commissione.
La Consultazione in ambito R&I più ampia di sempre
In realtà, quanto si è consumato il 23 febbraio scorso, data ultima per la contribuzione alla consultazione, è andato ben oltre il solo esercizio di MidTerm di Horizon Europe. Infatti, la consultazione lanciata dalla Commissione europea è stata presentata come un unico grande esercizio nel quale la stessa Commissione si è rivolta alla comunità degli stakeholder del programma chiedendo un loro contributo non solo sul MidTerm di Horizon Europe, ma anche su una valutazione finale di H2020 e sulla futura programmazione 2025-27 della restante parte di Horizon Europe.
Si è trattato, come la Commissione ha voluto sottolineare spesso, della più grande consultazione di sempre in ambito programma quadro, proprio per il suo intento di volere affrontare in un (quasi) unico ragionamento un’analisi che abbracciasse passato, presente e futuro. Riguardo al futuro, l’esercizio non ha solo guardato alla programmazione 2025-27, ma per tanti aspetti è stata anche una prima strizzata d’occhio verso i primi ragionamenti sul prossimo programma quadro (FP10).
L’iniziativa nazionale lanciata da APRE
In questo contesto APRE ha lanciato, a partire dalla fine dello scorso anno, un’attività volta a contribuire in maniera attiva alla consultazione attraverso la costituzione di un gruppo di esperti di comprovata esperienza nel contesto della R&I europea, con il compito di elaborare un documento che esprimesse una visione sui principali aspetti dell’attuale programma sui quali fare delle considerazioni e apportare dei suggerimenti correttivi. Questo primo esercizio, portato avanti in coerenza con la stringente tempistica della deadline della consultazione, ha portato alla definizione di un primo documento che è stato condiviso con, e promosso verso, i principali attori istituzionali nazionali ed europei, per poi essere inserito nella consultazione pubblica della Commissione.
Questa è stata solo la prima fase di un processo che nei prossimi mesi vedrà il gruppo di esperti impegnato ancora in un consolidamento del documento APRE Mid-Tem HE attraverso un processo di consultazione con gli stakeholder italiani, a cominciare in primis dai soci APRE, grazie a un questionario che intende misurare quanto le posizioni espresse si allineino con le principali visioni degli utenti nazionali di Horizon Europe. Questa fase troverà poi una sua sintesi in una seconda e finale versione del documento che sarà presentato nella seconda metà dell’anno in occasione della Conferenza APRE 2023.
I prossimi passi
Nel corso di quest’anno e del prossimo avremo occasione, anche attraverso APREmagazine, di tornare ad approfondire taluni aspetti, strutturali e/o implementativi che sono emersi quali più critici e quindi necessari di ripensamenti che potrebbero auspicabilmente portare a modifiche o aggiustamenti, sia per la restante parte di Horizon Europe e in prospettiva per il prossimo programma.
L’invito a voi tutti, e in particolare ai soci APRE, è di portare il vostro contributo in questa fase di consultazione. Questo contribuirà a fornire una visione più rappresentativa delle diverse visioni ed esperienze, contribuendo al valore dell’analisi di MidTerm di Horizon Europe, proprio in virtù di quella eterogeneità di voci che è poi il grande valore del sistema APRE.
Ovviamente, tutto questo esercizio trova una sua giustificazione e un suo valore nel volere essere un contributo a quella più generale riflessione che, a livello nazionale, le istituzioni di riferimento saranno chiamate a fare per veicolare in sede comunitaria una posizione paese sul futuro di Horizon Europe.
Questo editoriale è tratto da APREmagazine n. 21 di aprile/2023