Il Patto per la R&I, la cui proposta dovrebbe essere elaborata dalla Commissione entro luglio, si pone due obiettivi
APRE ha presentato il proprio contributo alla consultazione della Commissione europea sul Patto per la Ricerca e Innovazione in Europa, una delle iniziative chiave del rinnovato Spazio europeo della ricerca (European Research Area – ERA), delineato dalla comunicazione dell’esecutivo UE di settembre e dalle conclusioni del Consiglio di dicembre scorso.
Il Patto per la R&I, la cui proposta dovrebbe essere elaborata dalla Commissione entro luglio, con il supporto del gruppo di esperti “ERA Forum for Transition”, si pone due obiettivi principali: identificare e armonizzare le priorità politiche degli Stati membri nel campo della ricerca e l’innovazione; focalizzare maggiormente l’attenzione su valori e principi chiave a lungo termine, raccogliendoli e consolidandoli in unico documento.
Tra i messaggi principali espressi da APRE:
- Il pieno sostegno a valori, principi e aree prioritarie proposti per la nuova ERA. APRE condivide tuttavia le preoccupazioni espresse dal mondo R&I sul rischio di inefficacia insito nella natura non vincolante del Patto (i.e. raccomandazione del Consiglio);
- il Patto dovrebbe ribadire l’obiettivo del 3% del PIL dell’Ue per gli investimenti in R&S e invitare gli Stati membri a impegnarsi a dedicare a R&S risorse pubbliche pari all’1,25% del PIL entro il 2030, rafforzando al contempo la dimensione europea degli investimenti in R&I;
- la nuova ERA dovrebbe riflettere l’approccio inclusivo del Programma quadro, rafforzamento la dimensione dell’innovazione del Patto e rispecchiando nei valori, principi e aree prioritarie le aspettative dell’intero ecosistema di R&I;
- L’invito alla Commissione a rafforzare la trasparenza del processo di revisione dell’ERA e a garantire un dialogo inclusivo, costante e strutturato con l’intera comunità di R&I.
Maggiori informazioni
La risposta integrale di APRE alla consultazione è disponibile qui