PNRR, un’opportunità per le imprese italiane
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità per le imprese italiane per mitigare gli effetti del Covid sull’economia reale e rilanciare in modo strutturale la produttività e il potenziale di crescita. Il Piano prevede la destinazione di decine di miliardi di euro per la digitalizzazione e l’innovazione, la transizione ecologica e l’inclusione sociale. In questo articolo tentiamo di individuare gli impatti diretti del PNRR sul sistema produttivo italiano, intesi come incentivi di qualsiasi forma (sovvenzioni, contributi a fondo perduto, prestiti garantiti o agevolazioni fiscali). Un’analisi che non prende in considerazione quindi tutti gli impatti che possono essere considerati riflessi, dovuti a interventi di appalti pubblici o a forniture di beni e servizi per acquisti diretti della Pubblica Amministrazione.
Le sei Missioni del PNRR
In generale, il Piano prevede un importo complessivo di 191,5 miliardi di euro, suddiviso in sei missioni, ognuna delle quali ha un obiettivo specifico e assegna fondi per sostenere progetti che rispondono ai criteri stabiliti. In particolare, la Missione 1 del PNRR è dedicata alla “Digitalizzazione, innovazione competitività e cultura“, che prevede la destinazione di circa 40 miliardi di euro per accelerare la rivoluzione digitale nelle Pubbliche Amministrazioni e nel sistema produttivo, valorizzando anche cultura e turismo. La Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica” stabilisce un importo di circa 60 miliardi di euro per promuovere la transizione ecologica, attraverso azioni per la riduzione delle emissioni, la tutela del territorio e l’economia circolare. La Missione 3 “Infrastrutture per la mobilità sostenibile” prevede lo stanziamento di circa 25 miliardi di euro per realizzare infrastrutture per la mobilità sostenibile, promuovendo il trasporto pubblico locale e regionale, la mobilità ciclabile e pedonale e l’efficientamento energetico del trasporto. La Missione 4 “Istruzione e ricerca” ha un valore di circa 15 miliardi di euro per promuovere l’istruzione, la ricerca, l’università e l’innovazione, attraverso azioni per la valorizzazione del sistema educativo e la formazione professionale. La Missione 5 “Inclusione e coesione” prevede un importo totale di circa 20 miliardi di euro per interventi di coesione dedicati alle aree urbane e territoriali e progetti dedicati alle politiche del lavoro e all’inclusione sociale. La Missione 6 “Salute” stanzia circa 16 miliardi di euro per interventi dedicati all’ammodernamento del Sistema Sanitario Nazionale e al rafforzamento dei servizi sul territorio. Tale scenario offre molte opportunità alle imprese italiane per accedere ai fondi e promuovere la loro competitività e la loro sostenibilità, attraverso progetti che rispondano ai criteri che verranno stabiliti.
Il quadro finanziario
Per comprendere la quota di risorse del PNRR destinate alle imprese (sotto forma di contributi o incentivi) è stato preso in analisi il dataset “Quadro finanziario del PNRR”[1]. Il documento contiene, oltre alle missioni e alle componenti, le misure e le sub-misure (unità di riferimento), con il proprio corredo anagrafico di dettaglio. Per ciascuna misura/sub-misura sono riportate la descrizione e i codici identificativi che permettono l’identificazione sui diversi sistemi di riferimento, la descrizione e il codice identificativo della missione e della componente; sono inoltre riportati l’ammontare del finanziamento, se si tratta di investimenti e riforme, la modalità di sostegno finanziario (prestiti o sovvenzioni)[2]. Alle misure e sub-misure sono associate l’amministrazione titolare dell’intervento e gli importi stanziati[3].
Nello specifico, le componenti rappresentano gli elementi costitutivi del PNRR che riflettono le riforme e le priorità di investimento correlate a un’area di intervento, un settore, un ambito o un’attività, per affrontare sfide specifiche. Le componenti si articolano in una o più misure. Queste ultime rappresentano gli investimenti e/o le riforme specifici previsti dal Piano, realizzati attraverso l’attuazione di interventi/progetti finanziati. Queste misure coprono un ampio spettro di iniziative, come la modernizzazione e la digitalizzazione delle imprese, la transizione verde, la resilienza del territorio, l’efficienza energetica dei comuni, e così via.
La componente “Digitalizzazione, innovazione e competitività nel sistema produttivo” della Missione 1 rappresenta la più grande fonte di finanziamento per le imprese (circa 24 miliardi in totale), con investimenti previsti in misure come Transizione 4.0 (oltre 13 miliardi), innovazione e tecnologia della microelettronica, connessioni internet veloci (6,7 miliardi) e investimenti in politiche di filiera e internazionalizzazione (quasi 2 miliardi). Un altro aspetto da rilevare per questa missione riguarda la componente Turismo e Cultura 4.0 (oltre 2,5 miliardi complessivi), con importanti programmi dedicati allo sviluppo dell’industria cinematografica, all’efficienza energetica nei luoghi di cultura e alla competitività delle imprese turistiche.
La Missione 2 contiene misure di interesse per il sistema produttivo nella componente dell’agricoltura sostenibile ed economia circolare, per un importo attribuibile a incentivi alle imprese pari a circa 1,3 miliardi. Tale somma si concentra in particolare nei comparti della meccanica per il settore agricolo e alimentare, per progetti di economia circolare e nel supporto a start-up e venture capital attivi nell’ambito della transizione ecologica.
La Missione 3, nella sua componente “Intermodalità e logistica integrata“, presenta anche essa importanti opportunità per le imprese, con fondi destinati a progetti di digitalizzazione della catena logistica. Nell’ambito della Missione 4, si evidenzia la componente “Dalla ricerca all’impresa”, dove è presente l’investimento IPCEI (Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo) che prevede risorse per un importo pari a 1,5 miliardi. La Missione 5 presenta anche essa opportunità interessanti nell’ambito delle politiche per il lavoro, nello specifico con fondi destinati a progetti di creazione di nuove imprese a prevalenza femminile (400 milioni).
Pertanto, da una prima analisi di dettaglio della distribuzione delle risorse per singole misure, emerge come l’importo potenzialmente destinato alle imprese sotto forma di contributi è valutabile complessivamente in circa 30,2 miliardi di euro, pari a circa il 15% delle risorse stanziate dal PNRR.
Il contributo nei campi dell’innovazione e della digitalizzazione
Nonostante la fase transitoria del processo di avanzamento nella quale ci troviamo, dove la messa a terra in termini di progetti è ancora da considerarsi parziale e la maggior parte dei bandi per incentivi alle imprese deve ancora essere pubblicata, si può comunque affermare che il PNRR rappresenta un’importante opportunità per il sistema produttivo italiano. In particolare, il contributo risulterà decisivo nei campi dell’innovazione e della digitalizzazione, ambiti in cui le nostre imprese, specialmente quelle del Mezzogiorno, presentano un divario strutturale importante rispetto ai competitor internazionali. Considerata la stima effettuata, la mole degli incentivi pubblici sarà pari o forse superiore a quella straordinaria registrata durante la pandemia. Le circostanze appaiono però differenti, l’approccio in questo caso sarà di indirizzo degli investimenti e non esclusivamente di sostegno alla liquidità. Infatti, le risorse per le imprese stanziate dai fondi PNRR sono state assegnate su misure volte in parte a ridurre l’impatto della pandemia sull’economia, ma principalmente per aumentare in modo sostenibile la produttività e le opportunità di crescita delle aziende italiane.
[1] https://www.italiadomani.gov.it/it/catalogo-open-data/quadro-finanziario-PNRR.html
[2] definita dall’Allegato Riveduto alla decisione del Consiglio UE del 13 luglio 2021
[3] Tali importi possono afferire a nuovi progetti, progetti in essere o a progetti già finanziati dal “Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027”
Questo articolo è tratto da APREmagazine n. 22 di luglio/2023