L'uguaglianza di genere e i GEP
La Commissione europea è sempre più impegnata nella promozione della parità di genere nella ricerca e nell’innovazione. Il quadro normativo Europeo è ben chiaro e delineato, in particolare, l’UE ha adottato sei direttive riguardanti la parità tra donne e uomini sul luogo di lavoro, nel lavoro autonomo, nell’accesso a beni e servizi, nella sicurezza sociale e nel periodo di gravidanza e maternità, sui congedi familiari e sulle formule di lavoro flessibili per i genitori e i prestatori di assistenza. Insieme, queste direttive hanno creato progressivamente un quadro giuridico europeo che garantisce un’ampia protezione dalle discriminazioni.
Le aree prioritarie coinvolte sono 5:
– aumentare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro e l’indipendenza economica delle donne e degli uomini
– ridurre la retribuzione di genere, le retribuzioni e le disparità pensionistiche e quindi combattere la povertà tra le donne
– promuovere la parità tra donne e uomini nel processo decisionale
– combattere la violenza di genere e proteggere e sostenere le vittime
– promuovere la parità di genere e i diritti delle donne nel mondo
Le disuguaglianze tuttavia sono ancora notevoli, basti pensare alla scarsa rappresentazione delle donne nelle STEM, all’ esigua percentuale ( 24%) di presenza femminile in posizioni accademiche di alto livello, al fatto che solamente il 10% dei brevetti è detenuto da donne e alla costante presenza della violenza di genere. Interessante quindi considerare come vi sia, proprio in vista di Horizon Europe, un’attenzione particolare della Commissione europea sui cosiddetti GEP “ piani per l’uguaglianza di genere”-
Ma cosa sono questi GEP? Si tratta di documenti strategici per definire il quadro giuridico e le condizioni operative dell’organismo al fine di attuare l’integrazione della dimensione di genere e metterli concretamente in pratica.
La struttura di un GEP prevede l’individuazione di un insieme di azioni volte a raggiungere la parità di genere.
Il GEP è un documento formale pubblicato e sottoscritto dal top management dell’organizzazione di riferimento dove un team dedicato e esperto realizza analisi e attività concrete di training che portano ad una vera e propria consapevolezza all’interno dell’ente delle questioni di genere.
Il GEP si dovrebbe focalizzare su alcune aree specifiche:
– favorire un equilibrio vita-lavoro e cultura organizzativa;
– incoraggiare un equilibrio di genere nella leadership e nel processo decisionale;
– assicurare una parità di genere nelle assunzioni e nella progressione di carriera;
– incentivare integrazione della dimensione di genere nella ricerca e nei contenuti didattici;
– promuovere misure contro la violenza di genere, comprese le molestie sessuali.
I dettagli circa il coinvolgimento degli Stati Membri e degli Stakeholders sullo sviluppo di GEP al fine di promuovere ( e raggiungere!) la parità di genere nella Ricerca e nei processi di innovazione è ancora in corso. Tuttavia cominciare a conoscere questi strumenti può essere sicuramente interessante in vista del nuovo programma quadro.
Questo articolo è stato pubblicato in APREmagazine n 14 del dicembre/2020